8 varietà dal 1325 al 1476. Le due varietà più
antiche di questo marchio (il nostro n.° 27 e 28) non sono ancora state
segnalate. Per quanto riguarda il n.° 29, del 1361, lo troviamo in Provenza
nel 1366 e nel 1368, in Savoia nel 1366, a Lione nel 1371, nel Delfinato
nel 1374, in Piemonte (a Susa) nel 1374, in Svizzera (Vaud) nel 1376, nel
1377 e nel 1393 (Zurigo), così come in un manoscritto (n.° 748,
a partire dal f.° 29) della Bibl. Abb. S. Gallo, Urbani (1)
lo ha rilevato a Padova nel 1412, e Midoux et Matton (2)
lo hanno incontrato in un ms. della Biblioteca di S. Quintin. Abbiamo un
drago rilevato a Fabriano, nel1372; ma la carta con questo marchio era già
stata segnalata nel 1365 (3), e proveniva dalla cartiera
di Pioraco presso Macerata.
Dopo un'assenza di ottanta anni, il basilisco si ritrova a Genova,
dal 1441 al 1475; si segnala in due varietà analoghe a Venezia,
sotto le presse di N. Jenson (4), e a Mantova nel
1478 (5).
(1) Pl. XI, fil. 15.
(2) fil. del XIV.° secolo, n.° 50.
(3) Zonghi, Le antiche carte fabrianesi, p. 8 e 34.
(4) Jansen, fil. n.° 275.
(5) Sotheby, Typography, n.° 32.