13 varietà, dal 1306 al 1398.
Questa filigrana è una delle più antiche, delle più
abbondanti e delle più diffuse che esistono. Si trova in numerose
varianti e di tutte le dimensioni. Il medesimo tipo che si trova a Genova
è segnalato: in Svizzera dal 1297 al 1442; nel Delfinato dal 1303
al 1400; in Provenza dal 1306 al 1389; nel Palatinato renano (1) dal 1315
al 1376; a Fabriano (2) dal 1321 al 1383; a Bresse nel 1330; in Slesia
(3) dal 1336 al al 1383; in Savoia dal 1339 al 1374; a Lione dal 1340 al
1400; a Francoforte sul Meno (4) dal 1348 al 1410; a Strasburgo (5) dal
1350 all'inizio del XV.° secolo; a Padova (6) nel 1361 e nel 1368.
Cosa singolare per una filigrana dalle varietà così diffuse,
Midoux e Matton non trovano i due cerchi che una volta sola, in
un manoscritto della Biblioteca di Laon, di provenienza e di data indeterminata.
Lo stesso De La Fons-Melicocq pare non l'abbia trovata nelle carte della
Francia del Nord; egli cita solo un altro tipo "una barra di ferro
terminante con due boccie" nel 1474.
Il marchio dei due cerchi era in disuso all'epoca di ivenzione della
stampa: non è segnalato in nessun incunabolo.
(1) Jansen, fil. 12 e 46.
(2) Zonghi, Le antiche carte fabrianesi, da p. 43 a 45.
(3) Rauter, fil. 8, 9, 28, 98.
(4) Calchi comunicati da M. E. Kirchner.
(5) Schmidt, fil. 11 e 12.
(6) Urbani, pl. IX, fil. 27.